Io sono Luana.
Danzatrice, danzaterapeuta clinica iscritta all’albo DMt-APID®, docente di danzaterapia presso la scuola Lyceum di Milano e docente di tecniche corporee.
Mi sono laureata in psicologia, ho iniziato a studiare la L.I.S. (Lingua dei segni italiana), ad approfondire gli studi di genere e sono un’esperta di arti visive.
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Il mio sguardo si è arricchito nel tempo grazie alla pratica
del disegno e della scultura, della danza, del teatro d’immagine, agli studi in
psicologia e agli studi di genere.
❥ La mia professionalità ha solide basi in una metodologia che attinge alle più consolidate teorie psicodinamiche, alle neuroscienze, agli approcci e alle tecniche psicocorporee di anatomia esperienziale, danza d’improvvisazione e body mind centering.
❥ Ho un approccio intersezionale. Vuol dire agire per portare attenzione, nella pratica della vita, alle istanze di tuttə in nome dell’eguaglianza e della solidarietà, perché non si cancellino le diversità marginalizzate. Vuol dire sviluppare consapevolezza della propria posizione nel mondo, dando altrettanto valore alle condizioni ed esperienze altrui.
❥ La continua frequentazione del corpo attraverso diverse pratiche di movimento ed espressività corporea, dalle tecniche di danza contemporanea e yoga all’esperienza con il teatro delle persone oppresse e il teatro d’immagine, dal sistema Laban/Bartenieff alla conoscenza della Lingua dei Segni Italiana mi dona una ricca consapevolezza corporea.
La pratica personale dell’improvvisazione di movimento da parte della terapeuta è un’importante strumento di consapevolezza e di connessione mente-corpo, mi aiuta a riconoscere le mie emozioni ed essere pronta ad accogliere quelle delle persone che danzano con me, mi prepara a incontrare le utenti e gli utenti in luoghi inaspettati e inattesi: flessibilità fondamentale per agire nella situazione attuale.
Uso quindi la mia consapevolezza corporea profonda, la mia capacità di autoregolazione e sintonizzazione intrapsichica per proporre stimoli volti a poter generare nuove trasformazioni nelle persone coinvolte nel processo danzaterapeutico.
La pratica artistica, sia la scrittura, la pittura o altro, risulta fondamentale per aumentare la capacità di revèrie, cioè di sognare e fantasticare, fondamentale strumento nello scambio intersoggettivo con le utenze che intraprendono un percorso con me.